TYOGA CON I BIMBI: come sopravvivere al lockdown vivendo

Ormai ci stiamo abituando a queste continue “aperture e chiusure” legate all’andamento della pandemia che ci costringono a modificare i nostri ritmi di vita e di lavoro e che ci obbligano a generare nuove routine.
Può essere pesante per tutti: ogni fase e condizione della vita può portare con sé un carico di sofferenza diverso legato a questa situazione. Però, soprattutto per chi ha bimbini in età inferiore ai 6 anni, dover rimanere in casa a lavorare può rappresentare una vera e propria sfida. Spesso si ha la sensazione di non avere tempo per sé stessi e che poter lavorare sia addirittura un lusso, qualcosa per cui dover ringraziare, piuttosto che un diritto e una necessità.
Mai come in questo periodo ho accolto le richieste di mamme in difficoltà, “sacrificate” da un sistema familiare in cui si sentono in dovere di lasciare la priorità di lavoro al proprio compagno/marito, sobbarcandosi l’onere e l’onore della cura dei più piccoli della famiglia.
In attesa che questa nuova chiusura passi, l’unica strategia che sembra possibile è quella di mettersi da parte, rinunciare a qualsiasi spazio o momento per sé, sacrificare la propria vita, i propri hobby, la propria salute.
“Lo yoga prova a proporci una strada alternativa: non attendere che il tempo passi, non tener duro sperando che arrivino momenti migliori, ma prova a fare di questo momento, il momento migliore possibile. Usa questo tempo perché sia benefico ora.”
Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo, sfruttarlo al meglio significa riuscire a godere del momento presente, dare qualità al tempo condiviso insieme ai nostri cari, anche ai più piccoli della famiglia.
Prova a trovare un modo per prenderti cura di te mentre stai giocando con i tuoi figli, respira e rilassati, allenati a gestire le emozioni mentre fai i compiti con loro, gioca con l’intonazione della voce e il respiro mentre leggi una storia o inventi una favola.
Non rimandare ciò che ti piace e ti fa star bene, piuttosto cerca di coinvolgere i più piccoli in queste attività e presentale loro come un gioco.
E ricorda: Non hai bisogno di nessun gioco materiale, alla moda o di ultima generazione. Usa le risorse che l’essere umano ha sempre avuto, il corpo e la fantasia.

